venerdì 2 marzo 2012

Prodotti Alternativi

Una panoramica sui prodotti alternativi
Di uso comune e non...

Bicarbonato in primo piano
Il bicarbonato è il più economico dei prodotti ecologici (soprattutto se di marca NON pubblicizzata). E' interessantissimo leggere le indicazioni e modi d'uso del bicarbonato, leggendo il sito: http://www.bicarbonato.it dove troverete una scheda sul prodotto con elencati  tantissimi modi di utilizzo e pulizia, veramente efficaci, caratteristiche tecniche e quant'altro serva sapere:

Un accenno delle sue caratteristiche e proprietà:
CARATTERISTICHE:
  • Solubile in acqua
  • Delicatamente abrasivo
  • Impedisce la formazione dei funghi
  • Ha la grande proprietà di assorbire gli odori
  • Ottimo come antiodorante per piedi e ascelle

COME SI USA:
  • in soluzione acquosa negli spruzzini detergenti fai da te (attenzione alle miscele di prodotti che si annullano, vedi aceto e acido citrico + bicarbonato )
  • coadiuva nella sgrassatura delle stoviglie e facilita l'azione dei tensioattivi presenti nel detersivo piatti
  • In pasta acquosa per pulire superfici : frigo, microonde, taglieri cucina, lavabi, ecc.
  • Lasciato in scatola aperta negli spazi dove vogliamo assorbire gli odori o cosparso puro su lettiere per gatti ecc.

IGENIZZANTE:
Ha un pH compreso tra 7 a 14. Se prepariamo  una soluzione ottenuta da 50 g di bicarbonato sciolti in 1 litro di acqua ha un Ph compreso tra 8,1 e 8,6 (significa che rende debolmente alcalino l'ambiente) avremo un prodotto che impedisce la sopravvivenza di quei batteri che vivono in ambiente neutro o debolmente acido.
Per avere un potere igienizzante superiore, bisogna usare una soluzione concentrata, ricordando che la solubilità massima è 96 g in 1 litro.

Ricapitolando:  il bicarbonato ha un potere igienizzante , variabile a seconda della concentrazione con cui viene diluito in acqua e a seconda della temperatura dell'acqua. Una soluzione di 50 gr di bicarbonato sciolto in un litro di acqua ha una modesta azione igienizzante.
Una soluzione più concentrata, fino 96 g per litro, aumenta il potere igienizzante.
Non va usato con acqua troppo calda, perchè si scompone a temperature superiori a 60°C.


ACETO E BICARBONATO
Sia l'aceto che il bicarbonato hanno un forte potere sgrassante già usati da soli. Aiutano tantissimo nella pulizia di casa, in maniera naturale ed efficace.
Sono due prodotti dalla chimica opposta e quindi non vanno assolutamente mescolati.
Nelle miscele (acqua, detersivo per i piatti, alcool) vanno usati singolarmente, o uno o l'altro, e questo non perchè potrebbe avvenire una reazione chimica tipo esplosione atomica, ma semplicemente perchè la loro efficacia si annullerebbe (si annullano a vicenda).
Il bicarbonato ha un'azione addolcente sull'acqua che rende i tensioattivi più aggressivi (in questo modo il detersivo agisce meglio). I tensioattivi sono indispensabili per sgrassare a fondo.
L'aceto si può utilizzare sia nelle pulizie che in fase di risciacquo.

Attenzione a non usare l'aceto (e gli altri acidi) sul marmo e sul travertino.

CARBONATO DI SODIO
E venduto comunemente sotto il nome di Soda Solvay e chiamato impropriamente “lisciva” (vedremo infatti che la lisciva è un'altra cosa), il carbonato di sodio è molto simile come formula chimica al bicarbonato, ma più alcalino e quindi più corrosivo.
Ha gli stessi usi del bicarbonato, anche se richiede maggiore attenzione. È consigliabile utilizzarlo come detersivo da bucato per indumenti o tessuti robusti. La forte alcalinità tende a rovinare le fibre dei tessuti, indebolendole, e a sbiadire, con il tempo,  i colori. Non contenendo poi sequestranti che addolciscano l’acqua, il calcio si deposita sulle fibre irrigidendole e “seccandole”, così da provocarne col tempo la rottura.
È invece utile per lo sporco grosso, come i grassi bruciati di caminetti e barbecue, l’unto dei pavimenti di garage e officine, la fuliggine di cappe e aspiratori, i residui d’olio e vino di bottiglie e damigiane.
Non va usato su superfici in alluminio legno e cotto, pavimenti non cerati, vasche tubi o piastrelle in fibra di vetro.
Poichè è moderatamente irritante per naso e occhi, è bene non respirare la polvere che eventualmente si alzi.
PERCARBONATO DI SODIO
Ho passato mesi a cercare sulla rete web uno smacchiatore naturale, che fosse il più delicato possibile con il mare ed il più efficace sui tessuti. Ho sempre storto il naso alla classica "candeggina" e tutti i pretrattanti e smacchianti offerti sul mercato alla fine risultavano essere il classico "bidone".
Vi riassumo le caratteristiche del Percarbonato:
  • Senza enzimi, profumi, sbiancanti ottici*
  • Senza sostanze inquinanti
  • Azione igienizzante per bucato, stoviglie ed accessori di uso comune
  • Migliora il lavaggio in presenza di acque dure grazie alla presenza di silice lamellare
  • Rispetta i tessuti
  • Igienizza, sbianca e smacchia già a 30°C
A temperature comprese fra i 40 e i 60° si scompone in carbonato di sodio e ossigeno.
L’ossigeno attivo, che si forma per il solo effetto della temperatura e senza bisogno di altri attivatori chimici, scompone ed elimina le macchie, oltre ad avere un’azione igienizzante.
Si presenta in commercio come una polverina bianca e generalmente non è venduto puro, ma addizionato ad altre sostanze inerti perché è instabile e rischierebbe di decomporsi prima di essere sciolto in acqua per l’uso.
Purtroppo non è di facile trovarlo nei negozi, almeno per il momento, anche se sta pian piano sostituendo il perborato* nella formulazione dei detersivi commerciali. Si può comprare in internet (Ho messo il sito del mio negozio on.line preferito sotto la voce "Materie Prime"), nei negozi biologici, oppure bisogna cercare se è contenuto in additivi che riportano la dicitura “all’ossigeno attivo” (qualche volta è scritto col suo nome inglese sodium carbonate peroxide). E' possibile utilizzarlo sia in lavatrice che in lavastoviglie, sia per bucato a mano oppure formando una "pappina" con un po' d'acqua come pretrattante.

Avete notato che ci sono due paroline in violetto? Guardate le etichette dei prodotti che avete in casa. Gli sbiancanti ottici non tolgono le macchie! Al contrario creano sulla macchia (e su tutto il capo) una patina che riflette la luce in modo che non si veda più la macchia. Per questo motivo, non scoraggiatevi quando inizierete ad usare prodotti ecologici. Il primo lavaggio toglierà la patina, e vedrete macchie che non credevate di aver fatto... Il secondo lavaggio toglierà tutto ed avrete un pulito vero!
Il perborato credo sia fra le sostanze VIETATE (devo informarmi meglio) perchè pare sia stata rilevata la possibilità che induca i tumori... Se invece nella etichetta del prodotto trovate "sbiancanti all'ossigeno" senza nome e percentuale è probabile che sia talmente bassa da non lavare in modo proprio.

LISCIVA
Il termine lisciva non è molto chiaro. In genere identifica una miscela di ingredienti (carbonato di sodio, saponi, tensioattivi ecc.) che ha origini antiche e si è modificata nel corso dei decenni. Non essendo codificato e registrato (INCI), chiunque può realizzare e chiamare lisciva qualsiasi miscela che contenga più o meno soda, saponi e altri ingredienti.

La vera lisciva viene ottenuta per soluzione con acqua calda o cottura o macerazione della cenere e oggi è stata “riscoperta” e più di una persona la utilizza normalmente (specie se si ha la fortuna di avere un caminetto!!!).
La soluzione ottenuta dalla cenere è fortemente alcalina perciò va usata con precauzione.
Ha un effetto sgrassante notevole, ma pare che non sia garantita l’assenza di nocività sulle persone e sull’ambiente, anche per la presenza di possibili fosfati. Ho detto "possibili" ... Quindi usiamola pure con la dovuta moderazione.
La cosa positiva è che il liquido preparato non ha scadenza. E che la posa di cenere può essere utilizzata per una serie di prodotti che vedremo nelle ricette. Per cui quando deciderete di prepararla potete preventivare di farne una buona quantità di scorta.

 
ACETO
L’aceto è un insieme di sostanze tra le quali l’acido acetico che gli conferisce il caratteristico odore. Gli aceti da tavola – che si trovano comunemente nei supermercati – presentano una
concentrazione di acido acetico variabile tra il 5% e l’8%.
L’acido acetico, per le sue proprietà chimiche, può sciogliere molecole molto diverse fra loro, per questo l’aceto si rivela un ottimo detergente.
NON VA USATO sul marmo, sul travertino e sulle altre pietre a componente calcarea, sui parquet oliati, e non bisogna mescolarlo con sostanze alcaline: bicarbonato, soda, detersivi per lavatrice e lavastoviglie e naturalmente, per chi la usa, candeggina o detergenti alla candeggina.
Si può usare in aggiunta al detersivo per i piatti a mano – che è neutro – anche per pretrattare lo sporco difficile e nell’ultimo risciacquo di lavatrice (con effetto ammorbidente e lavastoviglie, quando ormai i detersivi sono stati sciacquati.
Mescolato al sale da cucina fa brillare come nuove le pentole in rame.
Attenzione però: per gli usi domestici, NON USARE MAI l’acido acetico puro, specialmente se in concentrazione superiore al 25%, perché può provocare danni alla pelle, agli occhi, alle mucose e ai metalli.

ACIDO CITRICO 
È un acido più debole dell’acetico quindi, perché sia efficace, bisogna usarlo a una concentrazione maggiore, tra il 15 e il 20%. È una sostanza assolutamente naturale, infatti è presente in quasi tutta la frutta, in particolare il succo di limone ne contiene il 5-7%. È inodore ed è usato nell’industria alimentare e farmaceutica come acidulante e conservante.
Da solo sostituisce 4 prodotti per la casa:
  • il disincrostante
  • l’anticalcare
  • il brillantante per lavastoviglie
  • l’ammorbidente per bucato
Comprandolo in polvere e diluendolo si evita di buttare continuamente bottiglie esaurite.
Si presenta sotto forma di piccoli cristalli trasparenti e si può trovare comunemente nella forma anidra o monoidrata; la prima è pura, nella seconda la molecola dell’acido è legata a una molecola d’acqua (sempre disponibile sul sito "Materie Prime").
Dovendo comunque essere diluito in acqua, la differenza è minima (-10%). Per preparare una soluzione al 15-20% sciogliere 150-200 gr. di acido citrico anidro in 1 litro d’acqua distillata; in caso di monoidrato le quantità diventano 165-220 gr. sempre in 1 litro di acqua. Ho scritto "acqua distillata", perché il calcare sciolto nell’acqua di rubinetto “impegna” una parte di acido citrico, formando citrato e diminuendone (di poco) la concentrazione. Quindi se non avete in casa dell'acqua distillata potete usare quella del rubinetto anche se l'effetto sarà lievemente inferiore.
La scelta tra una soluzione al 15% o al 20% è individuale e dipende essenzialmente dalla durezza dell’acqua della propria zona: maggiore è la durezza – e quindi il calcare presente nei rubinetti e negli elettrodomestici – più alta sarà la concentrazione da usare.


ACQUA OSSIGENATA
La disinfezione più facile ed efficace è quella con acqua ossigenata: ad essa resistono solo poche specie batteriche – nessuna se la concentrazione è elevata – e decomponendosi semplicemente in acqua e ossigeno è sicuramente ecologica.
Dal punto di vista chimico, l’acqua ossigenata è un energico reagente ossidante, perciò non viene mai utilizzata pura, ma in soluzione acquosa in percentuali non superiori al 60%.
In soluzione fino al 5% viene usata come sbiancante o per schiarire i capelli, in soluzione ancora più diluita (3%) è usata come disinfettante per escoriazioni e ferite.
La molecola, come dice il nome, contiene più ossigeno (H2O2) di quello presente nell’acqua normale, che tende a perdere, liberandolo sotto forma di ossigeno nascente.
Questo atomo di ossigeno libero è molto reattivo e tende a legarsi alle altre molecole ossidandole, perciò degrada e inattiva le molecole degli agenti infettanti.
Lo sviluppo di ossigeno in forma di bollicine è molto evidente quando  si applica, per esempio, accqua ossigenata a una ferita.
Attenzione: soluzioni troppo concentrate di acqua ossigenata possono intaccare i metalli e il marmo.
Concentrazioni e “volumi”
La concentrazione dell’acqua ossigenata viene espressa solitamente in “volumi”: essa rappresenta il rapporto tra il volume di ossigeno gassoso, che si svilupperebbe per decomposizione completa dell’acqua ossigenata, e il volume della soluzione stessa.
Se, ad esempio, una soluzione di acqua ossigenata ha un titolo di 10 volumi, significa che dalla decomposizione completa di 1 litro di quella soluzione deriverebbero 10 litri di ossigeno gassoso (a 0 °C e pressione di 1 atm).
I “volumi” differiscono dalle concentrazioni in percentuale: l’utilizzo di questi due metodi di misurazione è talvolta causa di errore. Di seguito vi riporto una lista con le due misure di concentrazione a confronto.
  • 3% corrisponde a volumi 10
  • 3,6% corrisponde a volumi 12
  • 10% corrisponde a volumi 50
  • 30% corrisponde a volumi 110
  • 40% corrisponde a volumi 130
OLI ESSENZIALI
Gli olii essenziali sono sostanze oleose profumate che si estraggono da parti di piante: fiori, frutti, buccia, radici e foglie.
Sono sostanze fortemente concentrate che non devono mai essere usate pure, a parte rarissime eccezioni, per non andare incontro a irritazioni.
Hanno proprietà terapeutiche, che vi riporterò in un altro post.
Per il momento vi dico che queste sostanze vanno utilizzate con cura e attenzione, in piccole dosi, sopratutto durante la gravidanza, o persone particolarmente sensibili agli effetti degli oli essenziali, e i bambini poichè hanno un olfatto molto ricettivo e ne assimilano anche le più piccole tracce...
In questi casi gli oli essenziali non andrebbero usati e, se proprio necessario, vanno diluiti molto.
Rimane inteso che ammoniaca, acido muriatico, candeggina e quant’altro usiamo quotidianamente in case abitate da bambini e donne incinte sono molto più dannosi.
Gli oli essenziali di camomilla, canfora, menta e agrumi sono antagonisti dei rimedi omeopatici, perciò non usateli contemporaneamente. Oppure siate accorti nell’usarli a distanza di un’ora prima e un’ora dopo l’assunzione del rimedio.
La conservabilità degli oli essenziali nelle diluizioni è di due-tre mesi, vanno quindi preparati in quantità moderata in modo da consumarli entro tale periodo. Gli oli essenziali non si sciolgono in acqua; si sciolgono invece negli oli grassi, nell’alcool e nel sapone liquido. È sconsigliato mescolarli con aceto e limone perché l’acidità potrebbe rendere inattivi alcuni tipi.
In particolare:
Per disinfettare l'ambiente:
cannella, eucaliptus, garofano, ginepro, lavanda, limone, origano, salvia, timo, tea tree;
Contro gli insetti:
basilico, lavanda, limone, maggiorana, melissa
Contro le muffe:
lavanda e geranio
Gli oli essenziali vanno comprati oculatamente, per avere un minimo di garanzia che siano prodotti di qualità. Se non conoscete marche valide, rivolgetevi alle erboristerie e nei negozi biologici chiedendo oli essenziali naturali (principalmente estratti a corrente di vapore, vegetali al 100%).

I prezzi variano a seconda del tipo di olio, in quanto cambia il metodo di estrazione, la quantità di olio che si riesce a ricavare da un frutto o da una radice e anche il prezzo all'origine del prodotto da cui si estrae l' olio.




Testo e foto appartengono ai legittimi proprietari






Nessun commento :

Posta un commento