giovedì 1 marzo 2012

Detersivi al Limone

Detersivi con il LIMONE


DETERGENTE NATURALE per i mobili in LEGNO
Limone e Olio di Oliva

Ingredienti:
1 tazza di Olio di Oliva
Succo di ½ Limone
Panno di lana/microfibra

Piccola precisazione sui PANNI per SPOLVERARE. Personalmente utilizzo la microfibra e la lana. Per i pavimenti, superfici inox. bagno, cucina, vetri e specchi, utilizzo la MICROFIBRA.
Per lucidare il pavimento e spolverare i mobili di legno utilizzo quelli in LANA. Non li compro mica! Recupero vecchi maglioni che non sono più “belli da vedere o da dare in beneficenza” e ne ricavo panni per pavimento e per spolverare [soluzione alternativa per chi sa lavorare a maglia o uncinetto: dagli scampoli dei gomitoli di lana lavorare da sé i panni. Io ne ho fatto uno per i mobili ed un per il pavimento. Vedi sezione dedicata all’uncinetto]

Applicare una piccola quantità su un panno morbido e pulire i mobili.

SOLUZIONE per SANITARI del BAGNO
e superfici lavabili della CUCINA
Limone e Aceto

Ingredienti:
Limone e Aceto in parti uguali.

Mescolare insieme il succo dei limoni privati dei noccioli e l’aceto (io consiglio l’aceto bianco). Per praticità potete mettere la soluzione in uno spruzzino. Questo prodotto è utile per rimuove in maniera  efficace le macchie di cibo in cucina e per far brillare gli infissi in bagno. Il succo di limone aggiunge anche delle proprietà antibatteriche e antisettiche per le soluzioni FAI-DA-TE utili alla pulizia della casa.

Pulire il RAME
Limone e Sale Grosso

Tagliate a metà un limone, applicate del sale grosso sulla parte tagliata ed utilizzate il limone come se fosse una spazzola per pulire gli oggetti in rame. Sciacquare con acqua fredda e asciugare.

Questa stessa soluzione è utile per rimuovere RUGGINE, CALCARE e OSSIDAZIONI dai lavandini, dai servizi igienici, dalle vasche.

Per ottenere un detergente abrasivo mescolare il succo di 3 limoni con due cucchiai di bicarbonato di sodio. Ottimo sia per la cucina che per il bagno.

DEODORANTE per AMBIENTI

Il profumo degli agrumi è piacevolmente rinfrescante. Oltre ad utilizzare il succo del limone per profumare i detergenti fatti in casa, possiamo sfruttare le note profumate di questa pianta per profumare anche gli ambienti.

Limone e chiodi di garofano (si acquistano sfusi all’etto in erboristeria).
Infilare i chiodi di garofano nel limone formando sei disegni come la fantasia ci suggerisce. Ne possiamo decorare 2-3 oppure scegliere altri agrumi come arance e pompelmi e creare un centrotavola in cucina davvero spettacolare oltre che profumatissimo!
Con i limoni così decorati possiamo profumare anche il bagno… oppure la camera degli ospiti.



Candele Limone. Per i più esperti, dopo aver usato una metà di limone, facendo attenzione a non rompere la sagoma, possiamo svuotarlo e, sciogliendo a bagnomaria dei pezzi di vecchie candele (recuperiamo anche lo stoppino però! Altrimenti non possiamo accenderla) si possono creare candele nuove profumatissime al limone. Si può anche variare la fragranza della candela aggiungendo 1-2 gocce di o.e. di lavanda.



[Per fare le candele vi rimando alla sezione dedicata allae ”Candele di ogni tipo”].



Testo e foto appartengono ai legittimi proprietari

Lisciva

LISCIVA DI CENERE

Precauzioni e consigli: La lisciva di cenere essendo molto basica potrebbe irritare la pelle, pertanto è consigliabile l’uso di guanti (ovviamente non in fase di preparazione ma in fase di utilizzo). Inoltre, non avendo scadenza, vi consiglio di prepararne una buona scorta.

Ingredienti:
1 parte di cenere di legna
5 parti di acqua (va bene anche quella del rubinetto)


Utensili
  • Un Setaccio
  • Una pentola capiente e relativo coperchio
  • Una pentola vuota (vi servirà il giorno dopo)
  • Una oppure due latte di plastica (in base a quanto prodotto preparate)
  • Un dosatore (tipo un bicchiere di plastica, o una piccola brocca per il calcolo)
  • Un cucchiaio di legno per mescolare
  • Scolapasta a maglie fitte (oppure scolapasta e telo cotone)

Preparazione:
La prima operazione da fare è quella di setacciare accuratamente la cenere da eventuali residui. Calcolare la quantità di cenere e metterla in una capiente pentola. Ricordatevi sempre delle proporzioni: ad esempio, se utilizzate il bicchiere di plastica, per ogni bicchiere di cenere dovete metterne 5 di acqua.
Portate tutto a bollore e fate bollire per circa un’ora e mezza, massimo 2 ore ricordandovi di mescolare di tanto in tanto.
Trascorso questo tempo spegnete la fiamma e togliete la pentola dal fornello adagiandola in un punto in cui non sia pericoloso per nessuno (bambini, animali domestici, etc.) coperta e senza muoverla fino al giorno successivo.
Il giorno dopo tutta la cenere si sarà depositata sul fondo.  Il liquido sopra la cenere è la lisciva.  Ora prendete un’altra pentola, mettete lo scolapasta a maglie fitte oppure se le maglie sono molto larghe utilizzate un telo di cotone posto dentro allo scolapasta ed iniziate a travasare il liquido prelevandolo con un mestolo facendo molta attenzione a non smuovere il fondo. La cenere rimane nel tegame iniziale.
Lasciate riposare la lisciva per qualche ora e se dopo questo tempo notate ancora del deposito di cenere sul fondo, ripetete l’operazione del filtraggio.
Il liquido finale deve essere trasparente e senza residui.



Raggiunta la trasparenza, potete versarla in flaconi di plastica, oppure latte di plastica (a seconda della quantità preparata). Io utilizzo le latte di plastica che contenevano l’acqua distillata.

Modo d’uso:
La lisciva si può utilizzare in tantissimi modi ma MAI su marmo e legno!!

Usata per il BUCATO: in lavatrice per un effetto sbiancante (tipo candeggina) oppure per rinforzare il detersivo.
Usata per PAVIMENTI molto sporchi: aggiungerla all’acqua del secchio e lavare normalmente;
Usata per i PIATTI: aggiunta all’acqua del lavello per pentole e piatti particolarmente unti.
Usata come IGENIZZANTE: sulle superfici della cucina e tutte le superfici lavabili (per praticità utilizzate sempre uno spruzzino).

Ma ci siamo dimenticati la cenere nella pentola???

La cenere depositata, potete utilizzarla come pasta per lavaggio dei piatti. Mettetela in un contenitore con coperchio ed utilizzatela all’occorrenza direttamente sulla spugna.
Io ho usato i contenitori della margarina. Sono molto versatili…




Testo e foto appartengono ai legittimi proprietari

Il Bucato

Il BUCATO

Per un bucato che sia davvero ECO il primo passo da fare (dopo la suddivisione dei capi in colorati, bianchi e scuri ed in base al tipo di sporco)  è pretrattare.

Per capi particolarmente sporchi sarà sufficiente un ammollo in acqua con percarbonato di sodio.

Ora, prima di inoltrarci nel mondo della preparazione dei detersivi fai-da-te, una panoramica sugli ingredienti contenuti nei normali detersivi che acquistiamo:

COMPOSIZIONE DEI DETERSIVI TRADIZIONALI

FOSFATI : sostanza usata per abbassare il grado di durezza dell’acqua, è un’eutrofizzante delle acque cioè favorisce una moltiplicazione esagerata di alghe con conseguente diminuzione di ossigeno e morte degli animali acquatici. Può provocare infiammazioni e irritazioni cutanee.
NTA : (acido nitrilotriacetico) surrogato dei fosfati, altamente inquinante perché si lega a metalli pesanti (mercurio, cadmio, rame etc...) e può causare mutazioni genetiche e malformazioni negli embrioni.
TENSIOATTIVI : derivati della lavorazione del petrolio e del carbone e anche della noce di cocco, sciolti in acqua favoriscono l’asportazione dello sporco. Costituiscono il sostituto chimico del sapone. Possono essere 1. anionici (velenosi per pesci e piante acquatiche) 2. non ionici (i più pericolosi in assoluto) 3. cationici (fra i tre i “meno” dannosi).
SODIO CITRATO : surrogato dei fosfati, usato nei detersivi per lavaggi fino a 60° ha una buona resa e una buona biodegradabilità.
SBIANCANTI : usati nei detersivi in polvere, agisce liberando ossigeno attraverso una reazione chimica con altri componenti aggiuntivi e quindi provocando delle “bruciature” chimiche agli indumenti.
SBIANCANTI OTTICI : non servono come sostanza lavante ma ricoprono il bucato di una sostanza che grazie ad un effetto ottico da la sensazione del “bianco più bianco”.
ENZIMI : distruggono le albumine e quindi sono usati come smacchiante anche a basse temperature, sono causa di allergie della pelle.
SALI RIEMPITIVI : usati per aumentare il volume dei detersivi in polvere però seccano gli indumenti.
AMMORBIDENTE: contengono tensioattivi cationici e anionici, candeggiante ottico e profumi sintetici. Ha il compito di mantenere “umida” la biancheria per conferirle morbidezza.
Inoltre, nei detersivi tradizionali troviamo anche profumi sintetici, antischiuma, additivi anti ingrigimento, anticorrosivi etc..


Che ne pensate? State per fare una lavatrice??
Oppure siete andati di corsa a controllare l’elenco delle sostanze velenose presenti nei vostri detersivi?

COMPOSIZIONE DEI DETERSIVI FATTI IN CASA

SAPONE IN SCAGLIE : Io utilizzo il Sapone di Marsiglia (autoprodotto) ma va bene anche quello acquistato in Erboristeria oppure nei negozi Bio. Il migliore che ho provato sino ad oggi è quello della ECOR. Il sapone si degrada in tempi brevi e si integra bene nei cicli della natura.
SODA SOLVEY : (carbonato di sodio) usato per rafforzare l’azione lavante dei detersivi a base di sapone, aggredisce lo sporco grasso), è usata anche per addolcire l’ acqua.
CENERE DI LEGNA : contiene dei sali minerali (derivanti dai metalli presenti originariamente nella legna) che, messi in acqua, sono in grado di aggredire lo sporco grasso e di facilitarne la rimozione. Possibile inconveniente : se la legna non è stata bruciata completamente possono rimanere residui carboniosi contenenti sostanze tossiche (idrocarburi aromatici cancerogeni) se ingeriti.
ACETO : contiene acido acetico in grado di sciogliere il calcare.
LIMONE : contiene acido citrico, più forte dell’acido acetico.
SALE : (cloruro di sodio) facilita l’aggregazione dei saponi aumentandone la viscosità, facilita il discioglimento dei depositi calcarei e nella lavastoviglie serve per rigenerare le resine scambiatrici di ioni .

Ovviamente vale sempre la regola di non mescolare sostanze basiche (soda solvay o cenerina) con sostanze acide (aceto o limone) perché altrimenti l’effetto pulente e detergente si annulla.

RICETTE

La “Saponata” (Pre-trattante)

Ingredienti:  250 gr. di sapone di Marsiglia
2,5 l. di acqua (meglio se distillata o piovana)

Preparazione: tagliare a pezzetti il sapone e farlo bollire nell’acqua distillata a fuoco moderato fino al completo scioglimento. Lasciare intiepidire e conservare in un barattolo di plastica.

Utilizzo : spalmato sulle macchie o sulla biancheria particolarmente sporca da mettere in ammollo prima del lavaggio in lavatrice.



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